
La Terrazza Mascagni di Livorno è un luogo iconico e affascinante che racconta una storia ricca e variegata. Originariamente, sul sito sorgeva il Forte dei Cavalleggeri, un fortilizio parte del sistema difensivo della costa, costruito per pattugliare la zona e prevenire contrabbando e rischi sanitari legati agli sbarchi. Dopo l’Unità d’Italia, il forte fu ceduto al Comune e demolito nel 1872 ¹.
*Le Trasformazioni nel Tempo*:
– *Fine Ottocento*: nell’area fu costruito un parco di divertimenti chiamato Eden, dove si tennero anche alcuni dei primi spettacoli cinematografici italiani a partire dal 1896.
– *Anni ’20*: la trasformazione in una grande piazza sul mare avvenne su progetto dell’ingegner Enrico Salvais, con la collaborazione di Luigi Pastore, a partire dal 1925.
– *Inizialmente intitolata a Costanzo Ciano*: figura di spicco del Partito Fascista, la terrazza fu poi dedicata al celebre compositore livornese Pietro Mascagni dopo la seconda guerra mondiale, in seguito a un ampliamento verso nord utilizzando le macerie del centro cittadino distrutto dai bombardamenti.
– *Restauro anni ’90*: la terrazza fu completamente restaurata, con ripristino delle aree verdi e ricostruzione del gazebo per la musica, progettato originariamente da Ghino Venturi.
*Caratteristiche Architettoniche*:
– La Terrazza Mascagni presenta una sinuosa balaustra con *4.100 colonnine* in conglomerato cementizio.
– Il pavimento è una scacchiera di *8.700 metri quadrati* con *34.800 piastrelle bianche e nere*, elemento distintivo e molto fotografato.
– L’architettura mostra un gusto accademico sobrio, con parallelismi osservati con l’arte metafisica per la vastità delle superfici e l’apparente infinità delle colonnine.
Oggi, la Terrazza Mascagni è un luogo molto amato per passeggiate, eventi culturali, concerti e celebrazioni, offrendo una vista spettacolare sul mare e sull’Arcipelago Toscano.
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