- Dove: La mostra si svolge al Museo Civico “G. Fattori”, che si trova a Villa Mimbelli, in Via San Jacopo in Acquaviva, 65.
- Date: È possibile visitarla dal 6 settembre 2025 all’11 gennaio 2026.
- Orari: Gli orari di apertura sono dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 19:00. Nel mese di settembre, dal venerdì alla domenica, è prevista un’apertura straordinaria fino alle 22:00.

Giovanni Fattori (1825-1908) è considerato uno dei massimi pittori italiani dell’Ottocento e il principale esponente del movimento artistico dei Macchiaioli.
Vita e Formazione
Nato a Livorno, Fattori ricevette una prima formazione artistica nella sua città natale prima di trasferirsi a Firenze nel 1846, dove frequentò l’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Giuseppe Bezzuoli. La sua pittura, inizialmente legata al Romanticismo storico, subì una svolta fondamentale a partire dalla metà degli anni Cinquanta dell’Ottocento.
La Svolta Macchiaiola
A Firenze, Fattori divenne un assiduo frequentatore del Caffè Michelangiolo, luogo di ritrovo di artisti e intellettuali che discutevano animatamente di arte e politica. Fu qui che si formò il gruppo dei Macchiaioli, un movimento che si opponeva all’arte accademica e ai canoni tradizionali, a favore di una pittura “dal vero”. Il nome “Macchiaioli” nacque in senso dispregiativo per definire il loro stile basato sulla pittura a “macchie” di colore, senza l’uso di un disegno preliminare.
Fattori abbracciò pienamente questa rivoluzione pittorica, spostando la sua attenzione dalla pittura storica a soggetti più vicini alla vita reale: paesaggi, scene di vita rurale, ritratti e, in particolare, le campagne militari del Risorgimento.

Stile e Temi
Lo stile di Fattori è caratterizzato da:
- La “macchia”: l’uso di campiture di colore stese in modo rapido e sintetico, creando forti contrasti di luce e ombra.
- Realismo: Fattori si concentra sulla rappresentazione onesta e non retorica della realtà. Le sue scene di battaglia, ad esempio, mostrano le retrovie, i soldati stanchi e i feriti, non l’eroismo celebrativo.

- Amore per la natura toscana: I suoi quadri ritraggono spesso i paesaggi della Maremma, con la sua luce intensa, i cieli tersi e la vita contadina.
Opere Principali
Tra le sue opere più celebri si annoverano:
- “Il campo italiano dopo la battaglia di Magenta” (1862): Un’opera emblematica del suo realismo, che rappresenta le conseguenze della guerra con una cruda onestà.
- “La Rotonda dei bagni Palmieri” (1866): Capolavoro della pittura di paesaggio macchiaiola, noto per il sapiente uso delle macchie di colore per creare effetti di luce e riflessi.
- “In vedetta” (1872): Rappresenta la vita militare in modo essenziale e privo di retorica, con una composizione geometrica e rigorosa.
- “Butteri” (1893): Un’opera che mostra il suo profondo legame con la Maremma e il mondo contadino, rappresentato con grande potenza espressiva.
- “Lo staffato” (1880): Un drammatico e potente quadro che cattura il realismo di una scena di incidente in Maremma.
Nonostante l’anzianità, Fattori rimase un artista instancabile e prolifico fino alla sua morte, avvenuta a Firenze nel 1908. La sua influenza fu duratura e il suo lavoro è un punto di riferimento fondamentale per la pittura italiana dell’Ottocento.
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